giovedì 18 agosto 2011

A nascondino


Il nipote di Rabbi Baruch, Jehiel, giocava un giorno a nascondino con
un altro ragazzo. Egli si nascose ben bene e attese che il compagno lo cercasse. Dopo aver atteso a lungo uscì dal nascondiglio, ma l’altro non si
vedeva.
Jehiel si accorse allora che quello non lo aveva mai cercato. Questo lo
fece piangere; piangendo corse nella stanza del nonno e si lamentò del
cattivo compagno di gioco. Gli occhi di Rabbi Baruch si riempirono
allora di lacrime e disse: «Così dice anche Dio: Io mi nascondo, ma nessuno mi vuol cercare».

Martin Buber, da "I racconti dei Chassidim"

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